Cornamuse dalle isole di Cherso e Lussino

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. E' stato realizzato a mano con coltello. Nel blocco e scolpita una testa di uomo con i baffi. Il chanter non ha nessun ornamento. L' insufflatore e costituito da un osso di animale. La sacca e nuova. I buchi del Chanter sono ovoidali. Le ance sono di canna. Lo strumento e stato restaurato. Lo strumento compare in un documentario video degli anni 60 del novecento realizzato dalla televisione yugoslava, e suonato da Josep Canaletić. Lo strumento e ripreso anche nel film Zvuci otoka (di P. Vinati – 2016) suonato da Dinko Zorović. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 460Hz (A#). Lo strumento è di proprietà di Dinko Zorović ed è custodito a Nerezine sull'isola di Lussino.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali e monta le ance in
canna. Dagli ornamenti e dalla testa di capra decorata nella parte terminale dello strumento, si puo affermare che il costruttore sia Franko Kos di Labin (Istria). Lo strumento potrebbe essere stato comprato in Istria da Ive Mužić (musicista di Cres ma originario di Orlec) il quale lo ha personalizzato, incidendo sul retro le seguenti parole: Orlec 60 Cres I M. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 366Hz (F#). Lo strumento è di proprietà di Dario Kučić ed è custodito a Osor.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento e’ stato costruito da Valter Primožić nel 1997. Finemente lavorato e ornato. Costruito al tornio, sia chanter che blocco. I fori sono tondi. Le ance sono di canna. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 400 Hz (G). Lo strumento è di proprietà di Dario Kučić ed è custodito a Osor.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Si tratta del solo
chanter, costruito nel 2015 da Juraj Dufek (esperto costruttore di cornamuse slovacche) su
modello del vecchio chanter appartenuto a Toni Brako (✝) vecchio suonatore di Nerezine (si veda la catalogazione dello strumento PAVI 005). Non vi sono ornamenti. Le ance sono costruite in materiale plastico e la lamella vibrante in carbonio. Il legno per la costruzione e stato fornito da Dario Kučić. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 450 Hz (A). Lo strumento è di proprietà di Dario Kučić ed è custodito a Osor.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento era del vecchio suonatore di Nerezine Toni Brako (✝). E stato costruito con coltello. Non ha nessuna decorazione e monta le ance in canna. Lo strumento e privo di sacca e di blocco. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 411 Hz (G#). Lo strumento è di proprietà di Dario Kučić ed è custodito a Osor.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Si tratta del solo
chanter, costruito nel 2015 da Juraj Dufek (esperto costruttore di cornamuse slovacche). Non vi sono ornamenti. Le ance sono costruite in materiale plastico e la lamella vibrante in carbonio. Il legno e lo stesso che il costruttore utilizza per costruire la cornamusa slovacca (Dudy). Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 430 Hz (A). Lo strumento è di proprietà di Dario Kučić ed è custodito a Osor.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento e’ stato costruito negli anni 1984/1985. E stato costruito a coltello con piccoli ornamenti alla estremita del chanter. I fori sono circolari. I fori dei canneggi nella parte finale sono stati ingranditi. Il proprietario Elvis dice che 2 strumenti sono stati comprati in quegli anni dal gruppo folk di Nerezine; uno dei due strumenti e questo. L'altro strumento non sa dove possa essere. Dalla fattura sembra essere stato fatto dalla stessa persona che ha costruito lo strumento di Toni Brako (vedi pavi 005). I due strumenti pero hanno misure diverse ma stessa intonazione: questo e piu grande. L'insufflatore e fatto di osso di gamba di agnello. Il blocco e la sacca sembrano state realizzate successivamente da un'altra persona. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 410 Hz (G#). Lo strumento è di proprietà di Elvis Živković ed è custodito a Nerezine.

Lo strumento era di un anziano suonatore di Orlec, tale Deželić Dume (Dumijan).
Lo strumento non ha la disposizione abituale dei fori. I fori sul lato della mano destra sono 6. Il terzo foro (partendo dalla nota più grave) è però chiuso da cera. Lo strumento è stato
realizzato a coltello ed è privo di ance. Nel blocco è inciso un viso stilizzato. Lo strumento
potrebbe provenire dall'isola di Rab (in una foto riportata su un dvd dal titolo Da se ne
zaboravi è fotografato uno strumento simile a questo). Nel film Jedno Selo, Jedna Kuća (1973) (si veda su youtube) si può vedere Ive Mužić (musicista ancora in attività, originario di Orlec ma oggi abitante a Cres) che suona questo strumento. Lo strumento è di proprietà di Dinko Mužić ed è custodito da Mario Mužić a Orlec.

Originariamente i fori erano praticati nella posizione consueta del meh usato nell'area della Dalmazia (sei fori per la mano destra e due fori per la mano sinistra) e due fori laterali. Lo strumento è stato modificato successivamente, creando un nuovo foro (eseguito in malo modo a coltello) nella parte sinistra e chiudendo con un pezzo di legno il quarto foro nella parte destra. In questo modo la posizione dei fori risulta come abitualmente è conosciuta sulle isole di Cres e Lošinj e in Istria. Lo strumento è stato realizzato a tornio e rifinito a coltello; è privo di decorazioni. Non ha ance né sacca. Lo strumento è stato regalato a Djinko da un amico istriano. Lo strumento potrebbe essere stato costruito negli anni Settanta del Novecento. Lo strumento è di proprietà di Dinko Mužić ed è custodito da Mario Mužić a Orlec.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento e’ stato costruito da Valter Primožić nel 1997. La firma del costruttore e riportata nella parte posteriore del chanter. Costruito al tornio, sia chanter che blocco. I fori sono tondi; le ance in canna. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 455 Hz (A#). Lo strumento è di proprietà di Mario Mužić ed è custodito a Orlec.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento e’ stato costruito da Franko Kos nel 2012. Sul retro e inciso il nome “Mario” e il marchio/logo di Kos. Le ance sono costruite da Juraj Dufek in materiale plastico; la lamella vibrante e in carbonio. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 428 Hz (A). Lo strumento è di proprietà di Mario Mužić ed è custodito a Orlec.

Il sacco è stato realizzato da Ive Mužić ed ha lasciato il pelo sulla pelle per fare un esperimento (inusuale per il meh). Lo strumento è stato costruito da Franco Kos: il chanter è in ebano mentre il blocco è in frassino. Il chanter è privo di ornamenti. Ive Musić si è recato in Istria a prendere lo strumento (Labin - via Kapelica) nel 2012. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 460Hz (A#). Lo strumento è di proprietà di Ive Mužić ed è custodito a Cres.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Ive lo ha costruito su una nave che trasportava anche legno nel 1970. La tratta della nave era Croazia-India. Lo strumento è stato realizzato in parte a coltello, in parte al tornio utilizzando quello del reparto meccanico della nave. Il blocco lo ha costruito Franco Kos, perché il blocco originale si è rotto. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 450 Hz (A) Quarto foro 483 Hz. Lo strumento è di proprietà di Ive Mužić ed è custodito a Cres.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Il blocco e il chanter sono costruiti con materiali diversi (è probabile che sacca e chanter abbiano una diversa origine; il sacco e l'insufflatore sono di fattura recente). Il blocco è stato realizzato al tornio; il chanter è stato realizzato a coltello. Non vi sono particolari ornamenti senonché nella parte superiore (vicino al blocco) vi sono cinque piccoli fori disposti a forma di croce. Lo strumento è stato donato al museo da Ive Mužić. Attualmente non è esposto; è catalogato con il n.CM670. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 420 Hz (G#). Lo strumento è di proprietà del Creski Muzej ed è custodito a Cres.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Le ance le ha costruite Juraj Dufek in carbonio e in plastica. La parte del chanter che si inserisce nel blocco è dotata di una guarnizione idraulica. Il canneggio finale ha i fori allargati. Lo strumento è stato realizzato a coltello. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 344Hz (F). Lo strumento è di proprietà di Jordan Kučić ed è custodito a Belej sull'isola di Cherso.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è appartenuto al nonno del proprietario attuale, Anton Kučić di Grmov, anche lui suonatore dello strumento. Lo strumento è realizzato a coltello; è privo di ance e di sacca. Sul retro sono incise quattro stelle a cinque punte. Lo strumento è di proprietà di Jordan Kučić ed è custodito a Belej sull'isola di Cherso.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è privo di ance e la sacca è deteriorata. Lo strumento è costruito a coltello con degli ornamenti. Nella parte finale lo strumento riporta una rottura consolidata da un filo di ferro. Lo strumento è stato costruito da Ivan Lovrečić, nonno materno del proprietario, vissuto nel paese di Grmov. Lui stesso era suonatore dello strumento. Lo strumento è di proprietà di Jordan Kučić ed è custodito a Belej sull'isola di Cherso.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato realizzato a coltello in maniera rudimentale ed è privo di ornamenti, di ance e di sacca. Lo strumento è di proprietà di Jordan Kučić ed è custodito a Belej sull'isola di Cherso.

Lo strumento non ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali: nella parte destra ha sei fori e nella parte sinistra tre fori finali. Attualmente il quarto foro della parte destra è stato otturato con della cera d'api, cosicché ha ottenuto la medesima diteggiatura degli strumenti suonati sull'isola. Le ance in canna sono state costruite da Ive Musić. Lo strumento è privo si sacca e di ornamenti ed è stato costruito a coltello. Josip Krajić era il proprietario dello strumento. Attualmente lo strumento è custodito da Daria Martinčić. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 440Hz (A). Lo strumento è di proprietà di Valentin Mikičić ed è custodito da Daria Martinčić di Beli sull'isola di Cherso.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato costruito a coltello da Dinko Mlacović nel 1979 (data incisa sul retro dello strumento). Lo strumento è privo di sacco, le ance in canna non funzionano e nel blocco è inciso un volto stilizzato. Lo strumento è di proprietà di Dinko Mlacović ed è custodito a Lubenice.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato realizzato a coltello da Anton Mlacović nel 1947; lui stesso lo suonava. Il chanter è ricco di ornamenti nella parte anteriore. Nella parte finale i fori del canneggio sono allargati. Nel blocco è inciso un volto umano, con occhi e bocca dipinti. Dietro la testa sono incise due lettere: una M e una A che sono le iniziali del costruttore. Nella parte sinistra del blocco c'è un piccolo occhiello di metallo nel quale veniva inserito un fiore in occasione di matrimoni. Il sacco dello strumento è antico. Lo strumento è custodito da Dinko Mlacović. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 400Hz (G). Lo strumento è di proprietà di Ivan Mlacović ed è custodito da Dinko Mlacović a Lubenice.

Lo strumento non ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali: nella parte destra ha sei fori e nella parte sinistra due fori finali. Inoltre ha due fori laterali nella parte finale dello strumento. Nel blocco è inciso un viso stilizzato. Lo strumento riporta due ance di canna che non suonano. Il sacco è deteriorato e costruito in maniera diversa da come usualmente viene costruito sulle isole. Lo strumento probabilmente proviene dalla Dalmazia. Lo strumento è di proprietà dell' Allevamento di Pecore di Lubenice sull'isola di Cherso.

Nazareno Kamalić († 2010) era il suonatore di questo strumento. Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato costruito in Istria con tornio. Da quando il proprietario e suonatore è deceduto, lo strumento è stato conservato in cantina e non è stato più suonato. In occasione della ricerca, la vedova Kamalić lo ha mostrato. Nonostante il non utilizzo dello strumento per oltre 6 anni, è ancora intonato. Sul retro del chanter è riportata la dicitura: M.L. Labin Istra. La sacca è perforata in un punto. Lo strumento è di proprietà di Anica Kamali ed è custodito a Valun.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. È stato realizzato al tornio e comprato nel 2004 dal padre del proprietario, Josip, che era anche suonatore. Non ha la sacca e probabilmente non è mai stato suonato. Probabilmente è stato comprato come ricordo, poiché lo strumento precedente di Josip non si sa dove sia; il figlio dice che forse è stato prestato e non è stato restituito. Inoltre si ricorda di aver visto il padre suonare con il vecchio strumento in occasione del matrimonio della sorella e poche altre volte. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 450Hz (A). Lo strumento è di proprietà di Damir Mlacović ed è custodito a Lussinpiccolo.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento era nella casa a Vidovići, casa natale di Dionisio. Dionisio dice che il materiale con il quale è costruito lo strumento non è adatto. Dionisio ha imparato a suonare con questo strumento ed il sacco, ora inesistente, era stato costruito da lui. Non riporta nessuna decorazione, non ha le ance e la parte che va inserita nel blocco è fasciata da una gomma. Lo strumento è di proprietà di Dionisio Kučić ed è custodito a Lussino Piccolo.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato realizzato a coltello dal padre di Dionisio. Non riporta nessuna decorazione ed è realizzato in maniera grezza. Sul retro è stato rattoppato con una tela di juta. Petar lo ha costruito quando aveva 80 anni. Lo strumento è di proprietà di Dionisio Kučić ed è custodito a Lussino Piccolo.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato costruito prendendo come modello lo strumento di Valter Primozić, in possesso di Dionisio. Lo strumento è stato realizzato a coltello e rifinito con piccoli attrezzi per bricolage (trapano, smerigliatrice). Lo strumento è privo di sacca. È stato realizzato nel 2002. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 410Hz (A). Lo strumento è di proprietà di Dionisio Kučić ed è custodito a Lussino Piccolo.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato costruito prendendo come modello lo strumento di Valter Primozić, in possesso di Dionisio. Lo strumento è stato realizzato a coltello e rifinito con carta vetro. Il blocco è ornato con piccole fasce incise. Lo strumento è privo di sacca. È stato realizzato nel 2005. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 382 Hz (G). Lo strumento è di proprietà di Dionisio Kučić ed è custodito a Lussino Piccolo.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato costruito prendendo come modello lo strumento di Valter Primozić, in possesso di Dionisio. Lo strumento è stato realizzato a coltello e rifinito con carta vetro e piccoli attrezzi per il bricolage. Lo strumento è privo di sacca. Sul blocco è inserito il collo di una bottiglia di plastica in modo da potersi esercitare senza usare la sacca. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 408 Hz (A#). Lo strumento è di proprietà di Dionisio Kučić ed è custodito a Lussino Piccolo.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è stato costruito prendendo come modello uno strumento di Valter Primozić. Lo strumento è stato realizzato a coltello e rifinito con carta vetro da Hadrijan Kučić, figlio di Dionisio Kučić, nel 2005. Lo strumento è privo di sacca e di ance. Sul retro riporta un'incisione: KH 2005. Hadrijan ha costruito anche altri strumenti. Lo strumento è di proprietà di Hadrijan Kučić ed è custodito a Lussinpiccolo.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è realizzato a coltello. I fori del canneggio sono allargati verso l'estremità finale dello strumento. Il chanter non riporta nessuna decorazione. Il suono è molto forte e intonato è lo strumento. Nel blocco è scolpita un viso. Sul lato sinistro del blocco sono inseriti due occhielli di metallo dove in occasioni dei matrimoni veniva inserito un fiore. La figlia Bruna racconta che il padre era chiamato spesso a suonare per matrimoni e alle feste patronali dei vicini paesi. Lo strumento è privo di sacca. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 393Hz (G). Lo strumento è di proprietà di Bruna Muscardin ed è custodito a Lubenice.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è realizzato a coltello. I fori dei canneggi all'estremità si uniscono in un unico foro. Il chanter non riporta nessuna decorazione e non ha ance. Lo strumento è di proprietà di Bruna Muscardin ed è custodito a Lubenice.

Lo strumento ha il numero e la disposizione abituale dei fori digitali. Lo strumento è realizzato a tornio. Il chanter è ornato con piccoli motivi realizzati con pirografo. Lo strumento sembra di fattura istriana. Chiudendo 5 fori l'intonazione è: 466 Hz (A#). Lo strumento è di proprietà di Bruna Muscardin ed è custodito a Lubenice.